Olandese a dritta!

Dress as a pirate, sail as a pirate, eat as a pirate.

Live as a pirate, on a real pirate ship!

Immagina: vestire abiti da pirata e navigare su un veliero in legno, esercitandosi con le sciabole, mangiando vero cibo pirata, dormendo negli alloggi del Capitano, o anche nelle case di un villaggio sulla costa. Celebriamo il varo con tanti vantaggi: esperienze speciali e regali personalizzati.

Pensate che meraviglia, veleggiare nel mare del nord depredando ed uccidend… a no? Vabbè ma ci accontentiamo anche di sentire il legno ruvido che scricchiola sotto i piedi, il suono del vento che riempie le vele, poter urlare HARRR senza che la gente del mondo moderno rida e poi debba essere messa a morte. Noi abbiamo i nostri vestiti, abbiamo le nostre ricette di cucina, ci manca solo la nave, e loro l’avrebbero!

Tenetelo d’occhio questo progetto gente, voci di corridoio dicono che al fine capitan Liboa sia riuscito a portarlo in porto e a prendere il largo; e questo dimostra il suo cuore di pirata, un gentiluomo di fortuna si prende SEMPRE quello che vuole e la perseveranza di certo non manca ai cuori romantici; non sia mai che possiamo puntarci per unirci alla loro ciurma (e rubargli nave e tesoro).
É bello vedere che il romanticismo non è morto in questo mondo, è bello vedere che non siamo soli; quanti pirati ci sono ancora nel mondo? Vi rispondo io, TANTI! Ma tanti d’avvero. E non sto parlando di malesi malmessi che rubano yacht su dei gommoni. Molti di questi li conosciamo personalmente, la stragrande maggioranza di loro sono amici, alcuni grandi alleati, come Capitan Jack Winn, Mondragon, Rappiere, i pirati della baia del Re, altri risibili nemici di cui, dato che Gord è signore e non vuole, non confiderò i nomi.

Ma perché lo facciamo? Cosa ci spinge a definirci “pirati”? Un giorno, quando lo capiremo, sarete i primi a saperlo; indubbiamente il romanticismo di sentirsi in dovere di obbedire a regole diverse da quelle del mondo moderno, leggi più crudeli, ma più importanti; e ricercare la libertà, la libertà sopra ogni cosa.

Una cosa è sicura, nel mondo civilizzato non è sempre possibile comportarsi come la nostra morale romantica ci impone, ma chi vuole potersi definire un pirata una cosa deve fare nella vita: cogliere l’opportunità, perché se la vita ti dona l’opportunità di comportarti da pirata e tu non la cogli allora sei solo un terragnolo d’acqua dolce; e direi che veleggiare con una ciurma vera nei grandi e freddi mari del nord su di una nave di olandesi potrebbe essere una di quelle occasioni.

Volete sprecarla? Ma io non credo proprio!

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